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"Tu ti inganni, figlio mio", mi ha detto. "Ti si potrebbe domandare di più. Te lo domanderanno, forse". "E che cosa mai?". "Ti potrebbe esser chiesto di vedere". "Vedere cosa?" [...] "Tutte queste pietre sudano il dolore, lo so. Non l'ho mai guardate senza angoscia. Ma dal fondo del mio cuore so che i più miserabili di voi hanno visto sorgere dalla loro oscurità un volto divino, è questo volto che vi si chiede di vedere".
L' étranger / Lo straniero di Albert Camus
Tutti e due stranieri come molti altri tra di noi; mi riconoscevo in lui nell’ansia legata al rinovvo del permesso di soggiorno; soggiornare è difficile, per tutti in questa terra. Ma essere due volte stranieri, come era Ugo, straniero e folle, non trovare patria da nessuna parte, comporta molta sofferenza. Era un abitante della frontiera estrema, un maestro di vita, un primario dell’arte di vivere; un sopravissuto senza patria, guarito dopo 19 anni di schizofrenia. Quando lo diceva si rimaneva attoniti, i giovani psicotici, gli educatori scettici, sorridevano e chiedevano, ma hai smesso di prendere i farmaci? No, rispondeva Ugo, ma sono guarito!! E lanciava la sfida provocatoria di pensare a un senso di guarigione difficile nella follia e nella schizofrenia, dove prevale il senso della malattia cronica. Non aveva mai smesso di delirare, ma era da considerare guarito perché abitava la frontiera tra normalità e follia con successo e stile; la sua esperienza che condivideva con i giovani, insieme alla passione per il ping-pong, scattante e imprendibile, la sua esperienza di maneggiare e districarsi nei sintomi psicotici è un esempio concreto di guarigione; anche l’estrema frontiera, quella tra la vita e la morte e l’approssimarsi di quest’ultima l’ha vissuta con stile e discrezione; francese e cosmopolita.
Noi di mentelocale, abbiamo avuto la fortuna e la grazia di sentirsi patria per Ugo, lui stesso ha contribuito in modo fondamentale, con il suo volto, le sue parole e la sua vita, a creare il senso di appartenenza e ospitalità reciproca in tutti questi anni; ha aiutato molti di noi a veder nell' oscurità e tenebra un volto divino e di questo gli saremo grati.
Orevuar Monsieur Hugues
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