Per una rete di ricerca e sostegno
all'esperienza della follia
rifugio urbano in movimento
in occasione di torino mad pride 2014
Biotechnia, l'arte di vivere come biocritica
Poesia paranoica ma non abbastanza
Oggi bisogna capire
che ne facciamo dei corpi.
Mai il tritacarne capitalistico
ha avuto a sua
disposizione
corpi e vite in eccedenza come oggi,
gli improduttivi,
giovani, vecchi e grandi anziani,
i malatti e gli inefficienti
Sperimentati i metodi radicali di soppressione e consumo di vite umane
come le guerre universali
come i campi di concentramento e affini,
gustato l’orrore si è più raffinati.
L’allungamento della vita
coincide con
l’aumento delle nocività
forse lo stesso aumento quantitativo della vita
è la prima nocività di massa prodotta.
Schiere di miriadi di vecchi e grandi anziani
insieme a un gran numero di giovani improduttivi
si ammassano negli agglomerati urbani.
Che ne facciamo di tutti questi corpi?
Che trattamento somministriamo?
Case di cura, ospizi, dormitori,
riabilitazione a go go
qualche volta Falansteri orridi e torture praticate
altre volte soluzioni signorili,
appartamento con badante,
tanti eremiti urbani e
molti in gruppi appartamento, case famiglia e comunità,
ma forse per chi è ancora in grado a camminare
è meglio che pratichiamo un controllo a distanza
tramite la tele-terapia depot.
Il suffisso tele-, thle-
che indica
superamento di distanza
è lo star-gate del xxi secolo.
L’epoca tele-
che è un’epoca soprattutto tachi-, tacu-, accelerata,
è iniziata con il progresso della balistica,
secoli fa
lancio la pietra, la lancia, l'arco, il fuoco, la bombarda e il razzo
per arrivare all’immaterialità
della scrittura-telegrafia,
della voce-telefonia e
dell’immagine-televisione,
la frontiera è la telenoesi o
comunemente telepatia,
ricerca praticata da molti mistici
ma voce, testo e immagine e già pensiero,
il tele e il tachi
velocità e distanza
sono due assi
della cibernetica
lungo i quali si sviluppa
il prodotto
cibernetico principale
per il XXI secolo,
il tele-control o tele-cyber
sensori e allarmi lungo tutta la rete
ed ecco che la cyber-farmaceutica
inventa la terapia depot
la tele-terapia
soprattutto
in campo neurolettico ma non solo
posologia somministrata nel tempo,
ogni 28 gg ma oggi anche ogni 14,
dal vecchio haldol al nuovo zypadera,
una flebo perpetua in movimento.
Un telepass per le emozioni e i pensieri
nel campo psciconoetico.
Tu pensiero A passi
tu B no,
perché sei ossessivo
Si punta sul controllo
sia dei flussi economici
sia dei flussi psiconoetici,
ecco la biopolitica.
La terapia depot
è il corrispettivo farmaceutico
dell’allarme sicurezza
che nutre il
legame sociale.
L’allarme sicurezza
produce paranoia della prossimità
e semina microconflittualità
nel quotidiano urbano.
Il legame sociale
produce psicosi sicurezza,
paranoie xenofobiche
vendette e risentimento..
Il sogno delle cibernetica securitaria e
il controllo del imprevedibile individuale,
innestare in ognuno di noi
una centralina di controllo a distanza.
di denaro, emozioni e pensieri.
Noi ci mettiamo del nostro
con l’interiorizzazione del feticcio-merce,
dei meccanismi di produzione simbolica
del capitale.
Non c’è più economia del lavoro,
c’è solo
economia psichica e
economia finanziaria.
Emozioni e denaro astratto,
il lavoro si è banalizzato.
MrLaburb