Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




lunedì 21 dicembre 2009

manifesto 25 punti




25.punti

-1.
Mente locale è auto mutuo aiuto

0.
Mente locale è Laboratorio urbano

1.
Mente locale vuole essere, e talvolta lo è, una azione urbana. La sua caratteristica fondamentale è il movimento nel territorio, ed ogni volta che si ferma, si ferma per fare mente locale.

2.
Mente locale è uno stargate. Un dispositivo di transito nello spazio tempo. Ogni volta che si riunisce determina un luogo di passaggio. Si sforza sempre di avere altre idee per altri luoghi.

3.
Mente locale è un registro psicogeografico. In esso si trovano, si creano, si utilizzano mappe di ogni tipo. Ma soprattutto ci occupiamo di una cartografia dei confini, dei margini e dei limiti; il nostro fine irrealizzabile è una cartografia del irrapresentabile e dell’indicibile. E il mondo interiore di ognuno di noi va cartografato come un tessuto urbano, alla ricerca dei giardini dell’anima (e nell’ambiente urbano i giardini sono delle enclave di pace nella guerra urbana).

4.
Mente locale postula e pratica una continuità tra corpo umano e corpo urbano. Non solo consideriamo obsoleta la distinzione tra mente e corpo ma puntiamo al superamento della separazione più fondamentale tra corpo ed ambiente urbano

5.
Mente locale vuole essere un osservatorio territoriale. Tende ad esplorare il territorio utilizzando vari orientatori: avendo come guida la memoria o una guida emotiva o una guida ludica o una guida utilitaristica o semplicemente alla deriva.

6.
Mente locale è un iniziativa che non si struttura intorno ad un gruppo di persone ma intorno ad un ambiente attraversato da persone, idee, progetti e sinergie. Si cerca di attenuare la polarità tra paziente ed operatore, mettendo in secondo piano le finalità strettamente terapeutiche e privilegiando quelle ludico-conoscitive.

7.
Mente locale, tra tutti gli effetti prodotti dagli incontri del gruppo uno che forse non merita di diventare proverbiale è la difficoltà di definire la fisionomia di un percorso. Un attraversamento talvolta contraddistinto dall’anonimato, da un oscuro pericolo dello smarrimento oppure una testimonianza di frontiera di quello che sembra essere un aleatorio percorso, un tragitto o un transito.

8.
Mente locale, il dialogo, le immagini, gli incontri, un modo-situato nello spaziotempo- per rendere possibile una traduzione sempre probabile e sempre rifiutata, o la testimonianza che si avventura o si smarrisce nella lingua dell’altro.

9.
Mente locale è un altro modo per aprirsi al viaggio, un altro modo per attender(si) all’altro, il quale, necessariamente, c’è e c’è prima che qualcuno abbia potuto prevederne la venuta.

10.
Mente locale potrebbe essere una trasferta. Qualcosa-cosa?-porta in quella direzione, smobilita un sapere e una provenienza introvabile, irriconoscibile, tuttavia da origine a un luogo che sembra rendere invisibile la stessa testimonianza che la istituisce.

11.
Mente locale lascia correre, straripa, la parola e l’intellegibilità del poterne dire qualcosa come se, in fondo, si sapesse cosa intende dire attraverso la precaria definizione di un luogo, qui, proprio qui, adesso!

12.
Mente locale forse, con un flemmatico gesto meccanico ha risposto ad una attesa, indica e allude costantemente a una certa zona di misconoscimento e al tempo stesso una riserva di possibilità di generazione di nuovi e altri contesti.

13.
Mente locale: Ugo, Annalisa, Domenico, Massimo, Enrico, Andrea, Davide, Daniela, Simone, Maurizio, Walter, Bruno, Gino, Paolo, Sara, Giuseppe, Fabrizio, Nondas, Giusi, Claudio, Maria Rita, Lucia, Luigi, Adriano, Rita, Salvatore, Giulio, Andrea, Barbara, Isabella, Elena, Francesco….

14.
Mente locale è l’arte di perdersi.

15.
Mente locale non intende e non vuole guarire, non è una terapia, 
sfiora la patologia intesa come cultura delle passioni.

16.
Mente locale anche se nasce tra le maglie del reticolo istituzionale tende a fuoriuscire. Punta alle connessioni sorprendenti ed inaspettate. Riprende percorsi sotterranei, invisibili o marginali che certe volte conducono a vicoli ciechi o finiscono in lande desertiche ma spesso sbucano in luoghi di festa e di piacere.

17.
Mente locale si nutre di sorpresa e stupore. 
La capacità di stupirsi e sorprendersi è condizione necessaria 
per incontrare l’altro o trovarsi altrove.

18.
Mente locale trasforma gli spazi in luoghi.

19.
Mente locale accoglie il delirio ed innesta su di esso una catena di rimandi. Lavora sul linguaggio. Muoversi nel linguaggio è muoversi nella città; i due movimenti sorgono dalla facoltà umana di abitare il mondo.

20.
Mente locale è abitare; e abitare è districarsi nel labirinto fatto di muri e parole, città e linguaggio. 
Perdersi e orientarsi in essi è mente locale.

21.
Mente locale è descrizione di una configurazione della coesistenza, matrice o scenario, di strategie e tattiche processuali che ridefiniscono gli spazi e gli itinerari obbligati che si determinano intorno alla ordinabilità della narrazione urbana.

22.
Mente locale è una configurazione di una mappa a venire 
come traccia dinamica di programmi conflittuali o prossimità contrattuali.

23.
Mente locale propone di innescare, nei codici narrativi urbani, 
la possibilità di segnalare la molteplicità infinita di altri sguardi, percorsi e micronarrazioni infinite.

24.
Mente locale aiuta a fraintendere l’ordine narrativo urbano concatenando diversamente la consueta consumazione di codici referenziali e istituiti come quello turistico, storico, geografico, percettivo etc…

25.
A Mente locale non sempre si mangia, ma quando si mangia si mangia bene.


Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra il Centro Salute Mentale e il Centro diurno di C.so URSS 220 del ASL2 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 10.00 alle 12.00 circa. Chi vuole sapere di più può scrivere a: laburb@libero.it