Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




giovedì 21 giugno 2012

Il klidocratoras che ha una vite in gola

Il klidocratoras che ha una vite in gola



Sadici, crudeli e criminali
esiste la tortura perché
qualcuno sa tenere un segreto,
testicoli compressi
mai scritti nei grandi testi
che incarnano
la forza e non la ragione, non la giustizia,
cerco uno che mi lava la coscienza
e mi dice, chi fa i fatti suoi campa cent’anni,
con la tortura fisica e psicologica,
anche se hai l’avvocato
non ne cavi niente
alla fine da vittima diventi carnefice,
percepisci cospirazioni silenziose
negoziazioni e trattati,
lancio un accusa universale,
accuso tutti,
ecco la mia tortura,
cerco un investigatore psichico
che mi porti fino alla scena del delitto o
forse è meglio se mi affido a
Conte Masoch,
son sicuro
che l’amore reale
prima o poi
diventi una tortura
per questo preferisco
l’amore manga
amore metafisico
e non corruttibile.
Tutto torna
tra vittima e carnefice
scuole e repartini
una totalità cristallina
meno male che non ho la sfera di cristallo
cosi non mi tolgo la sorpresa del domani.



Templi,
luoghi sacri
epifanie divine
casa di dio e sede dei sacrifici,
templi egiziani
in continua navigazione
su e giù per il Nilo
templi greci
arrivati fino a noi
per salutarci e
diventar teatri,
vado nella valle dei templi
per cercare la musica d’estate
mangiando mandorle
e ascoltando i pianti greci,
cercando il farmakon
che lenisce il dolore.



I pitagorici credono
nella trasmigrazione delle anime e
ai mortaci tuoi,
la maledetta solitudine
si è sciolta insieme con il bau del buio
venerdi nella chiesa sconsacrata
di San Pietro in vincoli,
ci vuole pazienza sovrumana
ma basta anche andare
vicino ad un altare
per riprendere forza e
sfatare il mito della solitudine,
fare iniezioni di vita
anche a te che tieni il volto di un bambino,
la progressione dell’essere alieno
dipende dalla scienza ed anche dall’ignoranza,
mente locale è pieno come un uovo,
un uovo orfico che tutto sa e nulla gli sfugge
ha l’ossessione del controllo,
controllo ossessivo in famiglia patogena,
tengo tutte le chiavi io,
apro e chiudo le porte quando voglio io,
io sono il klidokratoras
ho una vite in gola e mi applico la tracheotomia,
ed ecco il chirurgo e poi la psichiatria
tirannia del individuo e traumi infantili,
per guarire mi rivolgo al ferramiù,
Sidereo il suo nome,
divinità mettalurgica
che mi libera dalla vite in gola
ma qualcosa si è rotto,
non c’è più la chiave d’oro,
non basta più fare il vudù
o chiamare il belzebù,
mi accontento del deja vù
e vado al repertino.



martedì 12 giugno 2012

Torino mad pride




http://madpridesito.jimdo.com/
COMUNICATO STAMPA
“MAD PRIDE”: A TORINO IN CENTRO CITTÀ SI ABBATTONO
I CONFINI TRA “FOLLIA” E “NORMALITÀ”

Passeggiata di “matti” e di cittadini “normali” nel centro della città di Torino:

dall’idea di un gruppo di pazienti psichiatrici, un’iniziativa concreta per abbattere il muro delle differenze e
rilanciare il dibattito sull’isolamento dei “malati di mente”. É tutto pronto per la prima edizione del “Mad Pride”, la manifestazione che riunirà tutti coloro che credono si debba rendere più permeabile il confine tra “follia” e “normalità”.

Stufi del paternalismo e della compassione, i matti stanno cominciando a rivendicare l'orgoglio di essere umani, pensanti e ricchi di risorse. Maria Grazia Bertelloni, membro fondatore della Rete Nazionale degli
Utenti Psichiatrici afferma: “Il Coordinamento Nazionale degli utenti della salute mentale aderisce al Mad Pride il 17 giugno a Torino. Il C.N.U. è un organo autonomo gestito dagli utenti della salute mentale,
dove al suo interno aderiscono 22 portavoce delle regioni italiane. Quale altra occasione per renderci visibili facendo sentire la nostra voce? Ho sempre pensato che il cambiamento culturale delle persone con
disagio mentale debba necessariamente passare attraverso la creazione di immagini e l’interazione con i media. Sviluppando questo percorso di visibilità si può sgretolare quell’immaginario collettivo dentro il
quale la società civile ancora ci relega, considerandoci socialmente pericolosi e senza futuro. Credo che queste siano le strategie da adottare adesso.”

Il Pride - che proprio per ribadire il valore della ricchezza delle differenze ha scelto come simbolo una girandola colorata- partirà da Piazza Carlo Felice alle ore 14:00, e arriverà al Parco del Valentino
attraversando il quartiere di San Salvario. Avviene in una data non casuale, il giorno successivo al Gay Pride, per dare vita a Torino – città multietnica da sempre attenta alla cultura delle differenze – a un
vero e proprio weekend dei diritti, e quindi approfondire il dibattito sui temi dell’emarginazione e dello stigma.

Il pride “dei matti” è la manifestazione conclusiva di un percorso iniziato oltre un anno fa, nato da un gruppo di incontro per pazienti psichiatrici dell'ASL 1 di Torino, percorso nell’ambito del quale sono state realizzate mostre artistiche, rassegne teatrali ed eventi musicali, che hanno coinvolto utenti psichiatrici, operatori, artisti,
intellettuali, volontari, ricercatori sociali e persone normali (se esistono).

TMP Teatro, TMP Arte e TMP Musica da febbraio a giugno portano artisti “normali” a contaminare i luoghi del disagio mentale, e viceversa: talenti sconosciuti, perché protetti dalle strutture psichiatriche, sotto i riflettori della movida torinese.

“Questa prima grande sfilata – ha dichiarato Simone Sandretti, membro del comitato organizzatore, e a sua volta paziente psichiatrico - è realizzata inoltre in un momento particolarmente delicato per il futuro del trattamento psichiatrico. Il Disegno di Legge Ciccioli proposto il 18 maggio del corrente anno alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati rischia di riportare ad una psichiatria di potere e di
controllo sociale, promuovendo pratiche coercitive con la finalità di ripulire la società da tutte le differenze sensibili. Di fatto è un tentativo di archiviare la legge Basaglia n.180/1978, con cui la nostra democrazia aveva definitivamente scelto la strada dell’investimento sociale come alternativa all’internamento clinico”.

Ufficio stampa
Silvia Duchi - cell. 329 9338935
Beatrice Di Zazzo – cell. 348 8533624
e-mail: torinomadpride@gmail.com
sito internet: http://madpridesito.jimdo.com/

lunedì 4 giugno 2012

Il bau del buio

Mente locale a Cascina Roccafranca, 31.05.2012
Resoconto poetico del gruppo
Il bau del buio



Parla il Presidente
grazie per l’orario serale
cosi posso venire a mente locale,
venire è un piacere personale
e vi faccio una domanda:
cosa dico del bau del buio?
Che cos’è l’oscurità?
Dove non c’è luce
si riesce a sentire lo stesso,
ma io nella notte perenne impazzirei
meno male che ci sono le stelle,
ho vissuto il tunnel buio e
strade senza uscita,
ma il vero buio cala su di noi
insieme col giudizio impietoso,
giudizio giudicante e ragionevole
che spegne ogni speranza,
ho visto bambini ciechi
che corrono senza farsi male
incomprensibili agli oculisti ed
anche agli occultisti,
non sappiamo più che cosa è la compassione
la confondiamo con la consolazione,
consolazione edificatoria psichiatrica
fatta dagli adoratori del nulla,
dico no a quello che non mi piace
ma anche al troppo piacere,
non si può dire facilmente
si al buio, ma cerco
di non consolarmi troppo,
ridateci il nostro dolore
ecco che canta vittoria

riprendo il mio dolore
io sono disposta a stare peggio
in nome della verità
ad ascoltare ogni mia voce
quelle vere
a liberarmi di ogni stampella
maschera tinta velo
voglio stare peggio, voglio vedere
le ossa, spalmarmi di carne
e sangue, camminare con le
ombre, guardare in faccia
la mia nullità.
E godere della mia vergogna
della mia debolezza
del mio spavento,
sono un non vedente
della via d’uscita
ed anche della risalita,
se la volete la mia cecità, ve la dò
non per dono né per prestito
ma perché non ce la faccio più,
tutto è impossibile
la vita è impossibile
vedo la gente nel buio
vedo l’agente dell’oscurità,
troppa luce porta all’oscurità
guai a guardare dritto il sole
dicono ai bambini, diventerai cieco
nel buio il tutto si trasforma in nulla,
luce spenta, paura enorme e buio pesto
non so se mi appartiene la mia testa
è sicuro che mi appartiene il mio dolore
discesa verso l’oscurità,
verso la stanza buia, occhi spenti e a tastoni
urti, ansie e angoscia
buio come assenza di possibilità,
buio cane chiuso in una scatola
darkroom e camere oscure
fotografie del inconscio e
toccamenti dei corpi e
dove coglio coglio.
Avete visto il silenzio degli innocenti
pozzi profondi e ipogei angosciosi,
paura ancestrale e atavica
avete visto Jodie Foster che si spezza le unghie graffiando i muri
paura che viaggia con i raggi infrarossi,
vedo la luce negli occhi tuoi
lame di luce che squarciano il buio cosmico,
avete visto il buio spento
che più nero non si può
negli occhi di Christofer Walken
nel film Il cacciatore
e Robert de Niro che si cala
nell’abisso per compassione dell'amico
giocando e seguendo una pallottola a roulette russa?
Viviamo in epoca di tirannia della luce
della luce della ragione e dell'impero della fototecnica
l’adorazione dei fotoni iniziò già con Platone
con l’adorazione dell’occhio e dell’idea,
inizia la metafisica della luce
relegando l’oscurità nel mostruoso e nel sottosuolo,
forze ctonie e corporeità terrestri,
nera la melanconia lega ancora l’umano con le viscere della terra,
iniziò un avanzare della luce e un intensificarsi delle tenebre
luce del paradiso e tenebra del inferno il messaggio cristiano,
arrivò l’illuminismo accompagnato dalla tecnica e
generò i mostri della ragione
Auschwitz, Hiroshima e Collegno
ecco il positivismo della luce
siamo figli della notte e brancoliamo nella luce
basta relegare e confinare il buio e l’ombra
nella dimensione del negativo,
bisogna avere il coraggio di ascoltare
il tremendo dell’oscurità.


L’Associazione Il Tiglio Onlus è lieta di invitarvi al :

IL BAU DEL BUIO

una giornata dedicata alla cultura e all’espressione
8 giugno 2012, dalle ore 14:00 alle ore 23:00
presso la sede de “Il Mutamento Zona Castalia”
San Pietro in Vincoli Zona Teatro
via San Pietro in Vincoli, 28 - 10152 Torino

Con la collaborazione di:
Coop. Sociale “L’arcobaleno”,
“Il Mutamento Zona Castalia Ass. di Cultura Globale”,
"Laboratorio Urbano Mente locale"
“Psichiatria Democratica”
Gruppi informali CSM di San Mauro

La guerra tra Il Buio e la Luce
si esprime ogni giorno nella percezione del diverso,
di ciò che non conosciamo e ci fa paura.
In una Società in cui meccanismi di difesa (o di offesa) come
la RIMOZIONE, la NEGAZIONE e la SCISSIONE
regnano indisturbati,
desideriamo capire questa nostra condizione esistenziale
di accoglienza e/o di esclusione sociale.