Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




lunedì 3 dicembre 2018

Gruppo Basaglia a Torino, 6 dicembre

Ciao a tutti. 
Benvenuti al gruppo BASAGLIA A TORINO


La PRIMA RIUNIONE sarà Giovedi, 6 Dicembre 2018,
 alle ore 18.00 al Caffé Basaglia,via Mantova 34,

 per contare le nostre forze e la voglia ancora di cambiare la psichiatria dei farmaci, dei ricoveri, del TSO, della mancanza di lavoro.
Il nostro campo vive cambiamenti e trasformazioni strutturali di continuo negli ultimi anni. Dalla DGR di riordino della residenzialità, alla recente DGR su Domiciliarità e sostegno territoriale integrato, al lancio del Piano regionale per la salute mentale, alla continua perdita di operatori del settore e chiusure o accorpamenti di servizi, l'orizonte istituzionale è in continua trasformazione.
Dall'altra il legame sociale e la situazione politica e socioeconomica è ancora caratterizzata dalla crisi iniziata nel 2008 con forti ricadute sulle parti piu fragili e vulnerabili della società, aumentano le richieste di aiuto negli ambulatori e diminuiscono le risorse umane e materiali preposte a dare risposte alla richiesta d'aiuto.
I processi di cura virano verso la componente prestazionale, di tipo sopratutto farmacologico, e di ricoveri non sempre volontari, a scapito della parte relazionale e questo fa si che la persona in crisi , anche se trova sollievo dagli interventi farmacologici, non riesce a ricostituire un senso e significato al disagio vissuto e a rimettersi in connessione con la comunità di riferimento.
La questione dei diritti degli utenti della salute mentale, rimane centrale, non solo i classici diritti di cittadinanza, come quello alla casa, al reditto, al lavoro, ma soprettutto il diritto alla cura e alla libera scelta sul dove, come e con chi curarsi.
Quindi questo gruppo, è stato costituito, non per una rivisitazione teorico-culturale del problema follia/psichiatria, ma bensì per una discussione finalizzata a programmare e realizzare in Torino e cintura, azioni concrete:
- iniziative pratiche e interventi di aiuto con lo scopo di garantire i diritti fondamentali dei cittadini che si rivolgono ai servizi della salute mentale;
- contrastare o migliorare la psichiatria istituzionale regionale, sul presupposto del pensiero e dell’azione iniziata da Franco Basaglia e altri, per la cura e non per il controllo sociale, per la libertà e non con la custodia e l'esclusione;
- supportare il lavoro quotidiano degli operatori più sensibili ai problemi degli utenti e dei familiari, dei loro bisogni, interessi e diritti giuridici esigibili e giustiziabili, spesso com’è ovvio maggiormente malsopportati  da chi detiene il potere psichiatrico regionale, amministrativo e di indirizzo.
A presto.

lunedì 13 agosto 2018

Dolcemente la morte, di Ada Pesce.


Martedì 14 agosto 2018, alle ore 11.30,
alla chiesa della Crocetta, via Marco Polo 6, a Torino, 
saluteremo la nostra compagna di ventura Ada Pesce.




Poesie di Ada Pesce

Dolcemente la morte

La morte mi coglierà dolcemente
Senza grave rumore
In un abbraccio infinito
Io non ascolterò più il canto del vento
Non sentirò più il calore del sole
Non ascolterò più la musica dei fiori
Non vedrò più il grigiore dell’asfalto
Né sentirò più i passeri
Cinguettare
In questa melodiosa giungla verde
Della nostra magica Torino

Vorrei
Prima che la morte mi imprigionasse
Esprimere un desiderio
Fare ritorno
Nel bosco dei miei nonni
E sentire il profumo delle violette
Coglierle per farne un mazzolino
Perché la morte arriva per me ogni notte
Quando dormo bambina
E i miei sogni sono profetici

La morte è l’ammiratrice
Più fedele e leale
Mi proteggerà dalle insidie della vita
Aprirà uno spiraglio al cielo senza nubi
Al calore del sole senza sudore
Verrà con una luce malinconica

Ti aspetto tardi
Ma ti prego non bussare alla porta
Di casa mia con disperazione
Vieni quando faccio sogni tranquilli
Nella notte della futura vita
Sulla terra della città che amo.

Il mare a Zoagli

Il sole spazia alto nel cielo
con i raggi bacia il grande mare,
s’increspano le piccole onde
-minute,
sinuose-
danzano timide
nell’aria autunnale di Zoagli.
Una parentesi di nuvola spolvera il sole,
gli nega la calda, brillante
luce di Settembre.
Le grandi palme, colore verde oliva,
si muovono nell’aria maestose
ricevono mille messaggi dal mare
-il Mare che canta melodie,
inni al Signore
inni all’aria
alle coppie di innamorati
ai bimbi
agli amanti
ai cani dimenticati.


Ricordi

Il tuo amore per me
è un tunnel senza luce
è una notte buia
una gioia perduta
una sera fredda con le mani nude.

Il tuo amore per me
è lo scorrere
delle ore in solitudine
con il ricordo
di una vecchia frase d’amore
pronunciata
quando eri ancora giovane
e mi volevi bene.

lunedì 12 marzo 2018

Corpo e dissociazione, Casa del quartiere di san salvario.

Sono un piccolo chimico,
troppe medicine
mi hanno trasformato
da piccolo principe
al piccolo chimico,
Haldol decathlon
non lo sopporto
ma loro non si fidano,
l’haldol porta
la stipsi del corpo,
e poi devi andare
giù con i lassativi.

Sudditanza al farmaco
dipendenza dal farmaco,
tutte le mie speranze
sono basate sul farmaco,
per la stabilità chimica
si crea un contenitore delle emozioni
se no straripa la rabbia,
attraverso il farmaco faccio i compiti,
mi aiuta a sopravvivere.

Siamo noi stessi
il farmaco;
rimedio e veleno
per noi stessi.
Non ho mai preso medicine in vita mia.


lunedì 19 febbraio 2018

Corpo e farmaco



Mente locale in Cascina Roccafranca
Incontri del martedi
Tema: Corpo e farmaco

Farmaco
rimedio e veleno,
metodiche complementari
di uso e abuso,
bisogna distinguere
tra neurotonici e neurolettici
e poi tra neurolettici e benzo,
rallentamenti in corso,
pensieri in fila immobili,
ingessamenti aloperiodici,
ma anche atipici e olanzapinici,
collatelarmente
benvenuto tra i diabetici ed
effetti megasomatici,
in spdc prendi l’entumin
cambi terapia e poi
a villa augusta per il chillout
neuro villeggiatura,
gocce su gocce
senza dormire
40 giorni ci ho messo
per uscire dalla nuvola del entumin
ed anche dalle voci maschili e aggressive.

Farmaco
fàrmako e farmàki
in connessione allo stile di vita
bisogna praticare il litòs bios,
la vita austera
non esiste il vaccino contro l’impotenza,
ma tu sei allopatico o omeopatico?
la febbre alta
ti porta dal medico di base
e li ti perdi nel labirinto cocleare e
trovi la morte,
la febbre della mente
ti porta dallo psichiatra
e li trovi
farmaco, caos e cibo
chi li prende e sviluppa dipendenza e sicurezza
chi li rifiuta e cerca altro,
ma bisogna riconoscere il problema, il bisogno e
la questione dei farmaci va rivista ma
bisogna anche considerare che
tutte le volte che sale l’angoscia e la rabbia
e questo in ripetizione,
il gruppo dove abita l’altro
non c’è,
ti puoi affidare al gruppo
invece che al farmaco?

Le voci vanno e vengono
Indipendentemente dal farmaco,
ho una radio in testa
prendi 30 gocce di sera
direttamente nel orecchio
nel labirinto cocleare
cosi non senti le voci,
il televisore guasto
si accende e si spegne
parla quanto vuole,
lo spengo e quello continua,
fuori dalle mie finestre
passa la formula uno e
fanno il pit stop nel mio cortile,
alle cinque del mattino passa il primo bus
ed è meglio che io pensi
che alla guida ci sia una donna,
bionda e bella, magari!
Totti ha la pancia ma
non si vergogna in spiaggia,
il farmaco ti rende appetibile,
migliora la comunicazione,
non si può fare il depot
per sempre,
se divento padre
non posso andare col bambino
a fare il depot,
se sono sposato
non può l’infermiera
alzarmi la maglietta
perché mia moglie
è gelosa,
ma mi chiedo
ho 38 anni,
devo andare in discoteca
per capire questo?
Vedi le giovani,
si vestono nude
per fare una passeggiata,
17 anni che aspetto
c’è qualcosa che non va
a fare lo scemo a 38 anni
e inquietare le ragazze.

Mi vedo proiettata sul armadio
parti di me che formano
immagini incomplete,
parti di me si rompono e
si staccano da me e
formano
il me proiettato,
frammentazione
rottura
dissociazione,
mi prendo i pezzi,
i sogni sono la parte divina
mi avvertono
dei pericoli che verrano.