Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




venerdì 4 novembre 2011

Porti, parchi e rabbia

Porti, parchi e rabbia.

La colpa dei padri
sommata alla colpa delle madri
generano il distacco necessario
per fuggire dalla
umiliazione perpetua
e dai tradimenti perenni,
la rabbia verso se stessi
è una vecchia sindrome,
antica quanto l’ansia;
qualcuno ha coperto il culo del diavolo
che ha la faccia come il culo;
Tasmanian style altro che Prada.
Vado a vedere i treni che fuggono
cosi non mi sento solo.

Il sacro è folclore,
è ciò che va difeso,
sacra la vita
per uno si
per l’altro no,
sacro il tempo
sacrosanto il diritto
di stare da soli,
ma essere soli, NO.

Tra ANSA e ansia
c’è potenza sacra,
conduttrice delle forze
del sacro e profano.

Non si tollera il malessere
siamo alla ricerca perenne del rimedio
qualcosa da sacrificare
come 15 gocce di EN;
faccio fatica
ad accettare il pensiero del altro,
il sacro e la sofferenza
sono clandestini.

Ho paura di quello che posso essere,
un vampiro-vegetariano,
l’ignoranza il più delle volte
è salvifica.



Porti,
manovre di navi
attesa nella rada
porti interni
e canali navigabili,
tempeste escluse
commerci trans atlantici
nel porto azzurro di Empedocle
porto nelle nebbie
e fronte del porto,
voglio un porto psichico sicuro.



Poesia o grido d’aiuto?
Ombra, vento e disperazione
pensieri rallentati
capace di fare niente
paura di essere giudicata
sensazione di fallimento
avevo dieci anni
e già il senso di fallimento
era presente
come senso di esclusione
angoscia permanente.

Dalle due di notte
che parlo da solo,
doccia e due caffè
non riempiono il tempo della vita,
richieste della vita
richiesta del corpo,
gesti utili per rispondere
alle richieste fondamentali
che se fallite
inizi a parlare da solo.

I limiti,
angosce esistenziali
solo scrivendo
riesco ad andare oltre,
la solitudine porta l’angoscia
è come la pioggia
che va accettata
fortunato se trovi un ombrello.



Parchi,
alberi ad alto fusto e
dimore principesche,
dalla Pellerina alla Tesoriera,
passando per Rignon che si arrampica
sul parco di Leopardi
dove regna il pessimismo verde.
Nei Campi Elisi,
isola dei fortunati,
riposano le anime
che migrano da Hyde Park
perché Parigi è meglio di Londra,
le anime cercano un luna park
o uno zoo per riposare.


Lancio una dedica a tutti
anche a Mauro
che ha sognato
uccellini schiacciati dalla merda,
mente sveglia dove
la speranza fa fatica
a trovare la sua strada,
ci vuole un coraggio interminabile,
le canzonette e le poesie
segni di un amore unilaterale e seduttivo,
amore che verrà.

Chiuso in una bolla d’oblio
per smettere di pensarti,
sapore di vento
e di pioggia lieve,
un mondo inquieto dove
violenza genera violenza,
rabbia sul fondo del barile,
ed ecco di nuovo i vandali a Roma,
inglobati dalla televisione
io sto con gli anarchici e contro le banche
mi dispiace per le macchine dei poveri
ma non per quelle dei ricchi
guerriglia psichica e
istigazione alla violenza,
spettacolo e cibo,
panem et circenses le loro armi,
e le nostre?
La nostra rabbia.



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