Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




giovedì 17 novembre 2011

La follia del jolly, crisi, memoria e oblio della natura.



Sono matto
son'contento
organizzando
riunendo
responsabilità,
l'orgoglio matto
fa una street-parade.
Nelle carte napoletane
la matta
è la lucente,
splendida
tutta cultura e ideali
tra pin-up e call center
tutte le carte sono in gioco
e la matta vince.

Uscire pazza
di gioia
come far uscire il matto
dal mazzo di carte,
bisogna però
fare attenzione
al jolly.



Rimettiamo la matta nel mazzo
bisogna inventare
strategie per i soldi e per la vita,
un festival della follia nella città
torna il caffè basaglia.
Soffro di bipolarismo acuto
montagne russe
mascheramento e disagio
ma io ne sono orgoglioso.

Si sente la mancanza di Gino,
sintomo vitale,
nel paese della bellezza
regna l'oblio della natura,
della pianta originaria,
la natura è la memoria dell'uomo
come il seme ha la memoria dell'albero,
chi non semina non raccoglie
lo scavare del vento.

Crisi, memoria e oblio
meglio fingersi acrobati
che sentirsi nani,
difendi la tua idea
a trecento a l'ora
su una macchina rossa
tra sogni e guardiani,
acrobazie ideali
e memoria profonda
di misteri esoterici
officiati da nani acrobati.

Tempi e metodi della crisi,
mi ha mandato in crisi 
il non funzionamento,
la matta vince
perché scombina il gioco,
la follia del jolly
produce
crisi esistenziali congenite,
l'oblio della storia
conduce a buchi neri spaventosi
barbarie olocaustiche
dove la madre
può perire
prima di portar in essere il figlio,
e quest'ultimo
fugge nella saga di Mimi Aiuwara
dove fa il matto che ama,
un jolly versatile.

Sono in crisi,
mi sono persa
vado in mezzo alla natura
per riconcigliarmi
e fare un anamnesi del proprio essere,
buttare il corredo degli stereotipi.



Crisi, confronto e competizione
l'oblio uno strumento
per ammortizzare la realtà,
mago Merlino
manda il gufo Anacleto
a spiare gli umani,
 per non diventar uomo
divento un asso di bastoni
ma forse è meglio
un Jack di fiori,
mi sento fuori norma
voglio sempre essere
donna di cuori,
non mi piace
nessun altra carta.


Crisi internazionale
e memoria genetliaca
mi affido a Lete
il fiume della dimenticanza,
la crisi
deriva dal disadattamento,
nessuna casella sociale
adatta a me,
la memoria che fugge
e lascia posto
al oblio dei ricordi,
mi piacerebbe essere
il settebello
e fare festa.

Io sono il tre di denari
la sesta carta
una carta normale.

Io sono fuori dal mazzo
o jolly
o due di briscola
presente assente
distaccata da tutti
con l'anima assente
io non ci sono più
esistono solo gli altri.



Oblio totale
cervello spento
voglio essere
sia nano
sia acrobate
voglio essere tutto il mazzo,
un jolly cosmico.


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