Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




venerdì 29 agosto 2014

La maschera

Mentelocale 10.06.2014
Resoconto poetico
Tema: la maschera
 

Sono in guerra permanente
col mio datore di lavoro
sia che vinco io o lui
sarà una vittoria di Pirro
annientamento esteso
ma non posso tirarmi indietro
ne va della mia vita
sento che ho già perso
ma non voglio perdere
anche la mia dignità
ho accettato l’invalidità
ma devo salvarmi dalla precarietà
accetterò il trasferimento
lo spostamento come negli 70
nei reparti-confino della fiat.


Dieci giorni nella comunità nuova
è uno strano caso della vita
si può cambiare radicalmente
come andare in un paese straniero
sentire lingue incomprensibili
avviare un percorso di crescita
non trovo le parole adatte
per descrivere l’esperienza
solo chi prova può capire
non basarti sull’apparenza e
alle belle foto in posa
mi chiedo e vi chiedo
firmo o non firmo il regolamento
aspetto, ci voglio ragionare
esperienza che non consiglio a tutti
si ci sono dei vantaggi
relazioni e legami profondi
tra chi vive il disagio,
il mio umor nero
cambia colore in compagnia,
ma come si chiama la comunità?
Non lo dico, per pudore!


C’è repressione in comunità
ma anche liberazione
obbedienza, paura e timori
sei senza difesa, consegnato,
faccio tutto quello che vuoi,
la cosa difficile è che
se fuori porto le maschere
in comunità la maschera cade,
fai i lavori, ti confronti con gli altri e
la maschera cade,
vivi giorno per giorno,
non ho maschera o scudo
io sono io e
vi mostro la verità,
è doloroso,
mi cade la maschera e
sono terrorizzata,
la maschera protezione
la maschera carapace
le lacrime di coccodrillo,
sono Gim Carrey
alla ricerca della maschera potente,
senza maschera
sono un serpente senza siero,
mi metto alla prova,
mi scomodo,
perché cade la maschera e
prendi coscienza delle tue brutture,
mascherata sono una incantatrice
ammalio e seduco,
cade e mi sento sfigurata,
come l’unghia che cade
e lascia la carne viva esposta,
mi chiedo, il neonato
ha già la maschera o
l’appiccicano i genitori?


Il mondo non è un luogo per tutti,
ma solo per quelli che portano la maschere
per proteggersi dagli sguardi radioattivi,
maschera costrizione o
maschera protezione,
alla tartarughina il carapace
cresce insieme col corpo,
per noi sono gioia e dolore
gioia e rivoluzione
porto la maschera del incapace
sono senza carapace
e per questo non riesco a trovare lavoro.
Ho avuto un incubo e
nella ferita e angoscia,
ho sentito la liberazione,
la caduta della maschera.
Mi sveglio e la prima cosa che faccio
è indossare la maschera,
un incubo!.


Al bambino la maschera
funziona per gioco
al adulto funziona per profitto,
mi chiedo
la maschera la metto per me o
per gli altri?
Le maschere sono funzionali
e quando cadono
lo sono ancora di più.

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