Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




venerdì 23 maggio 2014

occupazione di via gorizia




Torino, 19-20-21 maggio 2014

Torino Mad Pride
Resoconto di un'ccupazione

Abbiamo occupato abusivamente i locali siti in via gorizia 114 entrandovi la mattina del giorno 19 maggio 2014.
Il direttore generale dell'asl, dott.ssa Briccarello, ci ha contattato e fatto sapere che la nostra presenza era “tollerata” per i tre giorni da noi indicati con comunicato stampa.
Nelle giornate di lunedì 19, martedì 20, mercoledì 21 abbiamo realizzato attività varie, come da calendario, ricevendo molte visita, sia di addetti ai lavori che di persone del quartiere.
Per la prima volta abbiamo realizzato quel meccanismo di inclusione sociale di cui tanto si parla, offrendo le nostre attività alla cittadinanza, anziché ad una fetta ristretta e stigmatizzata della stessa.
Non è stato tutto perfetto, ma abbiamo dimostrato di sapere essere attivi e propositivi, invece che solo fruitori di servizi, di essere in grado di essere cittadinanza attiva e di poter fornire noi stessi servizi, funzione tanto più preziosa quanto più si fanno pesanti le inadeguatezze della sanità pubblica. I tagli e la crisi sono sono alcune delle motivazioni, qui parliamo di un modo di operare in psichiatria che non ha bisogno di rinnovamento, che non riesce più o non ancora a rispondere alle esigenze dei cittadini che affrontano quotidianamente, oggi molto più di qualche tempo fa, il male di vivere e che in questo frangente hanno bisogno di essere sostenuti.
Non chiediamo più servizi, chiediamo di poter divenire servizi, di poter offrire servizi, di utilizzare i principi del mutuo aiuto per creare una nuova cultura che sappia affrontare il male di vivere e che generi cittadini responsabili gli uni degli altri.
Persone comuni hanno partecipato e si sono interessate alle nostre attività, dimostrando e realizzando una convivenza possibile tra “disagio mentale” e “normalità”.
Ringraziamo pertanto sia gli addetti ai lavori che tutti i simpatizzanti che ci hanno sostenuti in questa arricchente avventura.
A seguito di un incidente intercorso al nostro presidente il 22 maggio 2014, il direttore generale si è presentata presso i locali di via gorizia accompagnata dalla polizia intimandoci di sgomberare i locali pena denuncia.
Abbiamo in tale sede richiesto qualche spiegazione rispetto all'inutilizzo dei locali, il direttore generale ci ha risposto che è di imminente apertura una struttura dedicata agli esordi psichiatrici, ma nessuno degli operatori dell'adiacente centro di salute mentale ne è al corrente. A quanto pare ci sono interessi contrastanti rispetto all'apertura di tale centro.
In ogni caso i locali di via gorizia sono inutilizzati da quando sono stati ultimati. L'impianto di riscaldamento è unico per tutto il poliambulatorio, dunque durante l'inverno questi locali vuoti vengono riscaldati a spese dei contribuenti come tutto il resto del poliambulatorio.
Anche il sistema di allarme è unico per tutto il poliambulatorio, dunque non è possibile aprire una parte, magari per un'apertura del centro diurno psichiatrico al sabato, senza disallarmare l'intero poliambulatorio
Dopo minacce di addebitamento danni e pulizie per l'occupazione, il direttore generale ha richiesto una dichiarazione di volontà di sgombero al fine di evitare la denuncia, non ci è stato concesso che qualche minuto per la decisione, nonostante avessimo già un appuntamento con la dirigente stessa per le ore 16,30 dello stesso giorno, appuntamento fissato ad inizio settimana.
Considerato che erano circa le 13, abbiamo chiesto di poterci riunire per decidere e comunicare la nostra decisione alle 16,30, ma tale tempo ci è stato negato.
Ci siamo dunque ritagliati pochi minuti per consultarci e concordare col dichiarare la nostra intenzione di lasciare i locali.
L'accordo con il direttore generale è stato che noi avremmo iniziato a portare via le nostre cose quello stesso pomeriggio, ma avremmo avuto accesso ai locali, per ultimare lo sgombero, anche il giorno seguente. Ci siamo dichiarati disponibili anche a pulire lo spazio, la nostra intenzione era di farlo fin dal primo giorno, ma non ci è stato mai concesso l'accesso all'acqua, neppure per motivi igienici.
il direttore generale si è dichiarata disponibile a non addebitarci le pulizie.
Siamo stati esortati a fare richiesta di locali per le nostre attività al Comune, in quanto l'asl non ce li può concedere.
Abbiamo fatto presente di aver partecipato ad un bando comunale per l'assegnazione di uno stabile sito in Via Lanino, ma di non aver mai ricevuto notizia in merito, nonostante il versamento di una caparra di 300 euro per la sola presentazione della domanda e numerose telefonate il cui esisto è stato che avremmo ricevuto risposta solo a seguito di una riunione inter assessorile di cui non è mai stata fissata la data.
Dobbiamo ringraziare varie associazioni e privati che in questi anni hanno messo a nostra disposizione locali in cui poter svolgere qualche attività (come il Caffè Basaglia, il Caffè della Caduta, la cooperativa il Margine) perché in attesa delle istituzioni non avremmo potuto fare altro che riunioni nei parchi pubblici, cosa che abbiamo anche fatto, quando la stagione lo consente.
Il direttore sanitario, Dott. Simone, ha assicurato che avrebbe richiamato l'interesse  del vice sindaco per l'assegnazione di uno spazio per le nostre attività.
Nella giornata di venerdì 23 abbiamo ultimato le operazioni di sgombero, mentre i tecnici hanno chiuso la struttura con le luci accese, tanto la bolletta non la paga nessuno.
Nella giornata di domenica 25 alcuni individui singoli hanno rioccupato lo stabile di via gorizia.

Nessun commento:

Posta un commento