Dimmi una cosa che secondo te (nel mondo o nella vita)
è veramente un granché e una che non lo è per niente.
Il vero granchè,
che ho già saggiato nella mia vita e
mi accompagna costantemente,
è iniziato nel infanzia,
ed è l'esperienza del gioco;
penso che il granchè dell'uomo
si nasconde nella dimensione ludica,
l'uomo è homo ludens come diceva Huizinga.
Il gioco non come semplice intrattenimento
ma come azione che trasforma il soggetto e il mondo e
tutto ciò legato al piacere e al bello;
ecco l'arte di vivere,
una poetica ludica del mondo,
il gioco istituisce temporaneamente un mondo possibile e lo rende reale;
Sono molto affezionato ai giochi d'infanzia nel paese,
con i materiali della natura,
niente si compra e niente si vende,
un "arte povera" autocostruita, in solitario o in compagnia.
Inventare continuamente un gioco con il nulla,
potenza creativa semidivina,
tempo sociale e secolare sospeso,
piacere legato al fare.
Ecco sento il granchè ogni volta che giocando e facendo
si risvegliano antiche reminescenze,
del tempo del infanzia,
mia e di tutta la specie umana.
Invece la cosa che sono convinto che non è per niente granchè è il denaro.
MrLaburb ringrazia Enea per la ricerca!
Mentelocale, al granchè promosso dal tiglio,
ha costruito l'edicola sacra attorno alla immagine di Santa Maria Maddalena De'Pazzi,
protettrice dei mi(s)tici deliranti
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