Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




giovedì 22 marzo 2012

Se non vuoi ammalarti



Naufragar
mi è dolce
in questo mar,
in questa città vivibile,
in una classifica improbabile,
Firenze è prima
e Torino terza,
ma la domanda è
perché
in una città di bella vita
io faccio una vita di merda?



Guardo la tigre negli occhi e
penetro il movimento,
inglesismo e italianismo
insegnano la concezione forbita della flemma,
la tipica flemma inglese
del arrotino erotico
teorico dell'arrotismo,
torno a lavorare
nel reparto "riciclo materiali",
lavoro su me stesso,
se vuoi tornare indietro
clicca qui
e io ritorno nel cubo!!



Ho come amante
una dea invisibile,
fuga nell'inesprimibile
dove regnano
vento e correnti,
modellano la città
con associazioni di immagini,
non chiamatele allucinazioni
ne al verbo dar il nome del delirio,
si vede quel che si vuole
si vede con la mente
visione mentale e
dissociazione di idee
e ognuna va per suo conto.



In mezzo al mare delle banalità
tra ansia, angoscia e aggressività
ho sentito
il frinire del cervo,
rabbia e paura
emozione e commozione cerebrale
corrispodenze mistiche,
parli i miei pensieri
esperimenti telenoetici,
non lettura del pensiero
ne furto con destrezza
ma corrispodenza profonda,
lo so cosa stai pensando
porta la rabbia al gruppo
e vai via sereno,
hai la paura e paranoia
del fanciullo indifeso,
hai lo stupore infantile
di Elemire Zolla
che trova corrispodenze mistiche
in un cortile
di via san francesco da paola.


Viaggia la mente
alla ricerca dell'arte di non ammalarsi
techne anosias
se non vuoi ammalarti
cerca
rinuncia alla vernice
cerca la radice
amare al mare
D ionis o mi porta l'acqua
mi spegne la sete,
se non vuoi ammalarti
bisogna accettarsi,
con l'accetta
affettare il proprio io
e cosi si arriva
all'accettazione di se stessi,
forse senza conoscersi,
secondo me
le regole rendono liberi
l'accettazione è il blocco di partenza e
io sono un centometrista.



Compagnie teatrali
cambia menti repentini
metamorfosi kafkiane
differenze estreme
la madre che ripudia il figlio e
il padre che osserva
Kafka in televisione,
scarafaggi e scaraffoni
che parlano e creano scompiglio,
uno spettacolo tremendo
nel teatro antico
di via san marino.




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