Laboratorio urbano - Mente locale

Il Laboratorio urbano - Mente locale è una iniziativa di auto mutuo aiuto che nasce tra i servizi della salute psichica e mentale del ASLTO1 di Torino. Inizia le sue attività il Giugno del 2000 e ci si incontra una volta alla settimana il Martedì mattino dalle 11.00 alle 13.00 circa, a Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Mirafiori nord, Torino. Chi vuole sapere di più può scrivere a :laburb@libero.it




giovedì 27 settembre 2012

circolo poetico urbano:raduno transfrontaliero, 2/10/2012









  
In tempi di crisi rispondere alleandosi, creando rete e comunità In tempi di crisi economica e sociale, di taglio di risorse umane e materiali, di profonde modificazioni e trasformazioni degli stili di vita, mettiamo in atto un iniziativa per lo sviluppo e la promozione culturale nella città. A partire dal discorso poetico, promuovere una rete dinamica e multiforme per favorire la “resistenza creativa” dei membri : resistenza nei confronti dell’esclusione sociale, del pregiudizio culturale, della marginalizzazione economica, della pressione volta all’eliminazione delle differenze ed all’omologazione esistenziale, delle tentazioni autosvalutative derivanti da difficoltà di relazione col proprio contesto di vita. Gli attori proponenti la rete, sono tutti gruppi che partono dall’area del disagio psichico e mentale ed hanno maturato una lunga esperienza in tema di crisi, sia la crisi come evento individuale sia come crisi del legame sociale; hanno sperimentato l’idea che l’attivazione di comunità è strumento indispensabile per la resistenza creativa, la messa in comune delle risorse, umane, materiali, di senso e significato è un primo passo per tracciare percorsi collettivi per affrontare  la crisi.

 Comunità come appartenenza territoriale e relazionale La comunità che intendiamo promuovere si struttura su i seguenti temi: l’appartenenza territoriale, cioè il legame che unisce l’abitante con il luogo in cui vive, la dimensione relazionale, aprire campi relazionali dove vengono salvaguardate le identità e differenze di ognuno, e la dimensione di partecipazione paritetica dei membri. Scoprire “nuovi territori” promuovendo relazioni tra pari è una scommessa difficile perché avviene in un contesto urbano di deterritorializzazione, di  spaesamento e straniamento dai luoghi di vita. L’orizzonte della vita urbana è tracciato dalla considerazione dell’Altro e del diverso come fonte di ansia, angoscia, sospetto e paura e la partecipazione è ridotta a mera adesione e fruizione funzionale. 

Il discorso poetico Abbiamo scelto il discorso poetico per creare una piattaforma collettiva spinti da una serie di riflessioni: partiamo dalla posizione che il mondo è fondamentalmente struttura linguistica e ognuno di noi ne è determinato e cerca di determinarlo; individuiamo nella poesia, come “fare” creativo, una possibilità alternativa di situarci nei confronti del mondo in modo attivo. La scelta della poesia è una scelta di resistenza rispetto ad un linguaggio dominante caratterizzato dal principio economico e dalla ragione calcolante; inoltre, nel linguaggio poetico (in senso allargato) si individua un luogo altro del sentire e del parlare che immette nuove energie e possibilità di senso nel proprio collocarsi in aree abitative e di pensiero sempre più sterili ed appiattite;

Un vettore collettivo per l’attraversamento urbano Per attraversamento intendiamo non solo una esplorazione conoscitiva e critica dei luoghi e non-luoghi della città ma anche l’attraversamento che faccia incontrare comunità, gruppi e individui, che rompa gli steccati che determinano la separazione e frammentazione delle esistenze. In questo progetto , partendo da una estesa diffusione dell’uso della poesia a livello individuale, cioè di un alto numero di “poeti nascosti”, intendiamo costruire un vettore collettivo per mettere in movimento significati e desideri, una comunità informale, aperta e permeabile dove la condivisione della posizione poetica individuale diviene poesia relazionale. Nostro principio di partenza è che ogni arte singola e separata, nel nostro caso la poesia come arte della parola, deve essere condotta e risolta a quell’arte  che è l’ “arte di vivere”, cioè la vita come arte relazionale.

Descrizione dell’iniziativa
Attraversamento della città con una serie di eventi situazionali. Ogni evento si dispiega nelle seguenti fasi:
Scelta del luogo: i criteri della scelta del luogo potranno essere determinati da un’appartenenza territoriale dei gruppi che vi abitano, quindi ogni gruppo che si fa carico del organizzazione di un raduno sceglierà anche il luogo. Potranno essere luoghi di passaggio, di sosta, d’attesa (fermata d’autobus), di aggregazione, o nascosti e dimenticati. Si lascia massima libertà al gruppo promotore del raduno di declinare forma, tempi e luogo, in base alle sue sensibilità ed esperienza. Raduni al chiuso o al aperto, nei classici luoghi culturali o in piazza e al parco, in movimento (metrò o linea 4). Una serie di raduni che ci fanno attraversare la città e l'area metropolitana.

Il raduno: i raduni saranno giocati sulla dualità interno – esterno,  su come una dimensione intima e privata come quella della poesia possa trovare una dimensione intersoggettiva e pubblica, sulla ridefinizione della metafora spaziale centro - periferia, come traccia di aggregazione tra persona e luogo. Ogni raduno avrà un aura comunicativa e di diffusione in due direzioni, la prima interna, tra gli affiliati del circolo e la seconda esterna, territoriale, in forma concentrica attorno al luogo prescelto del raduno.

Lettura delle poesie in pubblico: si sottolinea l’importanza del recupero dell’oralità e della voce, intesa come corpo della poesia; quindi la poesia è considerata come atto comunicativo, che avviene tra persone, un atto relazionale che ha come medium un testo poetico; chi racconta o declama e chi ascolta determinano una situazione relazionale, basata sulla gratuità e il dono, l’intelligenza e la creatività; la messa in comune di un discorso privato, laddove l’atto creativo non sta solo nella produzione poetica ma nelle molteplici declinazioni dell’ascolto, che possono divenire anch’esse atto poetico.

Mezzi e forme di articolazione del discorso poetico: oralità, scrittura, immagine (parola, testo, foto-video). Articolare il discorso poetico, partendo si dalla centralità delle parola e del suo essere voce, qualcosa di vivo che presuppone iterazione umana, parola e ascolto, quindi centralità dei raduni, declamazioni, reading, performance che aprono un campo relazionale e possibilità d'incontri, ma nello stesso momento includere la trasformazione della parola in testo, quindi sviluppare una linea editoriale, con pubblicazioni semestrali o annuali di antologie delle poesie; l'esperienza delle redazioni dei periodici coinvolti (Segnali, Ufo, La sveglia) può essere preziosa in questo campo. Inoltre utilizzare nei raduni la combinazione parola-immgine (foto o video) o strada facendo oggettivare il movimento in videodocumentari, corti, videoclip e altro è una altra delle esperienze già fatte( con la rete Videocommunity new media center). Ultima la musica e la sua inclusione nei raduni come sperimentazione accompagnatoria nei reading.

Primo raduno ufficiale,
Martedì 2 ottobre 2012
in Cascina Roccafranca 
via rubino 45 torino
con la presenza degli amici francesi di Grenoble;
abbiamo prefigurato la giornata con un minimo di programma
Arrivo francesi, h10.00-11.00
Prima accogliena e scambio prospettive sulla salute mentale:
Centro diurno via Gorizia 114, h.11.00-12.30
buffet-pranzo
 h.13.00-14.30, Centro diurno.
Raduno poetico e declamazioni,
Cascina Roccafranca, h.15.00-17.00





La rete  promotrice

Laboratorio urbano mente locale,
Associazione Il Tiglio onlus
Associazione Insieme
SegnAli-Associazione Arcobaleno
Torino Mad Pride
SUR Società umane resistenti
Centro diurno via Gorizia 114, ASLTO1
Hôpital de jour psychiatrique, Grenoblois, Francia
Laboratori via Eritrea, coop. Il Margine





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