Resoconto poetico del
gruppo del martedi
Cascina Roccafranca,
13.09.2016
Come mai vieni a
Mentelocale?
Sono alla ricerca delle
parole,
per nominare ciò che mi
angoscia
mi mancano le parole
tremendamente
come manca l’amore
Ti dico che anch’io
mi sento mancante
e ti chiedo scusa
per l’incapacità di
ospitare
la tua sofferenza.
Un problema può trovare
la sua soluzione
e questo può servire
anche agli altri
tanto l’intimo rimane
dentro al gruppo
ma mi chiedo:
come mai non siamo
riusciti
ad evitare il ricovero?
Io mi sono sentita
appoggiata
il gruppo ha colto
ma alla fine ha evitato
ha lasciato che
l’angoscia
portasse al solito posto,
il repartino,
c’è stata paura di
toccare certe cose.
Ho preso una bella botta,
innamorata per sette
giorni,
ma si rivelò una truffa
come se fossi in un
sogno,
una settimana insolita.
Per me invece
la solita settimana
mangio, dormo, scrivo
scrivo da sola
con la radio in
sottofondo,
poesie e piccoli
racconti;
possiamo scambiarci
poesie
reciprocamente
per non morir di noia.
Una domanda:
il ricovero
il farmaco
ti ha modificato
l’angoscia e la rabbia?
Si ma
rimane
la rabbia
soffocata,
sento che ancora gira
dentro di me,
e tutto questo
come se fosse un sogno
che di notte
mi stà esplodendo
in incubo,
la crisi
indica
maturazione interna
ma rimane
questa sensazione
come se fossi
dentro un sogno.
Sono stato mancante
e forse determinante
negativamente
mi autosospendo per un
mese
mi serve per fare il
punto
come se tolgo il
mal’occhio
il gruppo si riprende.
Scavallate le gambe
e disponete il corpo
in modo libero,
apritevi alla
comunicazione
e vi propongo una
petizione
alberi e piante autoctone
da riempire la città.
Questo gruppo è magnifico
perché
ci permette di portare la
nostra aggressività e
di trasformarla
con tanta
creatività.
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